lunedì 23 luglio 2007

Ecco la mini-italia

Qeusti stanno facendo le cose in grande, riproducono tutta l'italia, si comincia da Torino.

SECOND LIFE : UNA LOGGIA SOTTO LA MOLE ANTONELLIANA

(ANSA) - MILANO, 23 LUG - La presentazione del progetto c'e'
stata sul finire della scorsa settimana, tra giovedi' 19 e
venerdi' 20 luglio. Italia vera si chiama, e consiste
nell'ambiziosa ricostruzione dell'intero territorio italiano su
26 isole con la riproduzione minuziosa di tutte le citta'
principali, piu' una serie di citta' filosofiche. Due giorni di
festeggiamenti con mostre, video installazioni, musica, sfilate
di moda, maratona benefica e caccia al tesoro 'alla scoperta
dell'Italia vera'. Torino e' la capitale dei festeggiamenti e il
suo quotidiano, La Stampa, il 19 luglio annuncia orgoglioso:
''Come per l'Italia reale, nata ai piedi delle Alpi, anche
quella di Second Life parte da Torino. La citta' del primo parlamento, con le piazze e le vie del centro riprodotte fedelmente, sara' aperta da oggi a tutti gli avatar''. Perche'

e' di Second Life che stiamo parlando, del metaverso virtuale
ormai al centro di eventi culturali, politici e commerciali di
ogni genere in cui gli avatar sono le controfigure immaginarie e
immaginifiche degli umani.
E se 'Italia vera' deve essere, che Italia vera sia.
All'avatar imbranato, che male si destreggia tra tastiera e
mouse per passeggiare tra le meraviglie di piazza San Carlo, via
Roma e la Mole Antonelliana capita di precipitare in un luogo
oscuro, inaccessibile, imprevedibile. Meraviglia del virtuale.
Un grande stanza rettangolare con pavimento a scacchiera bianco
e nero nel cui centro, tra tre candelabri, sono posti su un cubo
un compasso e un metro. Due file di scranni su ciascun lato. Una
porta cementata sul cui architrave sono scolpiti un geroglifico
egiziano e una scritta ebraica mentre sopra l'architrave e'
posto un tondo con stella di Davide e Croce. Sul fronte opposto
un mezzaluna sulla destra, un cerchio sulla sinistra e nel
centro, sopra un singolo scranno, una cupola rettangolare con
una 'G' nel centro e sotto l'acronimo A.G.D.G.A.D.U. (Alla
gloria Del Grande Architetto Dell'Universo).
A questo punto per l'avatar maldestro non ci sono piu' dubbi.
E' capitato all'interno di una loggia massonica, posta sotto la
Mole, segreta, segretissima, come e' nella tradizione che sia.
Salvo che a qualche eletto. Squisita sensibilita' del
costruttore di questa Torino virtuale, la Gnosys, che anche nel
virtuale ha voluto esser piu' realista del re. E ha voluto
interpretare fino in fondo ''la tenebrosita' carbonara del
monumento come ebbe modo di scrivere nel febbraio del 2006
Igor Man sulla Stampa, in occasione delle Olimpiadi invernali:
La Mole per i torinesi-doc e' il monumento che ricorda la
Massoneria o quel che ne resta' .
Cosi' anche in Second Life si riproduce la real life, la vita
reale. Chissa' quali altri misteri saranno celati nelle altre 25
isole dell'Italia reale, con tanto di depistaggi e porte
sbarrate per impedire ai piu' di accedervi. E mentre alla luce
del sole giallo di pixel, sindaci tanto virtuosi quanto virtuali
si adopereranno per far funzionare al meglio le citta' sul
modello di Tommaso Campanella, facendoci dimenticare per un
attimo il funzionamento delle citta' reali, in antri oscuri,
segreti, altri avatar si dedicheranno magari a intercettazioni,
schedature, disinformazioni e, il cielo non voglia, ad attentati
informatici contro il popolo di Second Life. Ma anche questa
storia delle forze del male che prevalgono a tratti su quelle
del bene e' una storia gia' ampiamente scritta. (ANSA).

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