venerdì 30 marzo 2007

Second Life Economy Key Metrics di Febbraio

L’altro ieri Meta Linden ha pubblicato l’aggiornamento del mese di Febbraio delle Virtual Economy Key Metrics, una simpatica spreadsheet con cui Linden diffondono una serie di dati “ufficiali” sugli andamenti di Second Life.

In questi due giorni gli ho dato un occhiata nel tempo libero e penso possa essere utile descriverle un attimo.

Il primo dato importante è il tempo totale dei log degli utenti. Nel mese di febbraio sono state spese su SL ben 12 milioni di ore, con un discreto incremento dell’ 11% su gennaio (ricordiamoci che febbraio ha tre giorni in meno) e un “interessante” 516% in più rispetto al febbraio 2006.

La massa terrestre di SL ha raggiunto i 412 Kmq (equivalenti a circa 6300 sim se i calcoli non mi ingannano), con un incremento del 14% rispetto al mese precedente. In pratica dall’ottobre dell’anno scorso SL ha quasi raddoppiato di dimensioni. Un grosso salto lo avevamo avuto gennaio quando LL aveva apparentemente risolto i suoi problemi di approvvigionamento HW e aveva aperto un nuovo continente, causando le spaventate grida di chi giocava sul mercato immobiliare terrorizzati da un possibile tracollo dei prezzi.

Da notare che il deployment le isole private (ben paganti) è continuato con un ritmo decisamente maggiore per tutto il periodo esaminato.

Altro dato interessante è quello del “Linden$ Supply", ovvero della massa monetaria in circolazione in SL (la M1 per intenderci in linguaggio tecnico). Circa 2 miliardi di L$, ovvero al cambio attuale 7 milioni di US$.

Mentre le transazioni User-to-User sono risultate poco sopra i 7 miliardi di L$. ovvero 26 milioni di dollari veri, con un incremento del 9% su gennaio (che però ricordo ancora aveva 3 giorni in più) e del 473% sul febbraio 06.

Su questo argomento bisognerebbe scrivere molte pagine, qui mi limiterò a fare solo alcuni brevi appunti, sperando di poterli espandere in un post apposito.

- Le transazioni User-to-user non sono certo l’equivalente di un PIL, e molte di queste non sono nemmeno “vere” transazioni economiche o commerciali, rimangono però l’unico indicatore che ci dia una idea del trend della vitalità economica di SL… e attualmente sembrano piuttosto positive… addirittura troppo.

- Linden Lab sotto certi aspetti sembra agire come una Banca Centrale tentando di gestire l’economia e il cambio del Linden. Deve però agire in maniera diversa da una Banca reale a causa delle differenti dinamiche dei mondi Virtuali (non ha ad esempio un tasso di sconto) e crea o ritira moneta dalla circolazione, tramite vendite sul LindeX o creando nuove fee da pagare.

- Un punto che manca totalmente dai dati presentati è però il sistema bancario. Ovviamente al momento LL non ha nessun controllo sulle nascenti banche di SL (Ginko, Midas, Hope e tante altre), ma ieri a cena con Laureato91 non potevamo mancare di domandarci come sperano di regolare l’economia senza nemmeno la visibilità della M2 che si va creando indipendentemente da loro. Ho chiesto spiegazioni direttamente alla fonte… vediamo cosa risponde e se si stanno almeno ponendo il problema.

Anche il Lindex sembra andare decisamente bene… 5 milioni di dollari di scambi. Purtroppo non è il dato non è dettagliato in maniera approfondita… ma LL onestamente da evidenza di aver venduto direttamente Linden per quasi 800.000 US$... Sono sicuro che ha fatto bene al loro cash flow aziendale.

Gli ultimi dati si riferiscono alla popolazione. Inutile stare a sprecar parole sulla galoppata trionfale degli iscritti: a fine febbraio erano 4.100.000 oggi siamo già oltre 5 milioni. Tateru Nino su SLInsider da alcuni fa notare come l’incremento sia in lieve calo, ma comunque con 25.000 nuovi utenti al giorno possiamo solo fare scommesse su quando toccheremo i 6 milioni.

Anche questo degli iscritti è un dato che va interpretato in maniera corretta, come dovrebbe essere ormai noto. In quanto solo una percentuale degli iscritti sono degli utenti attivi.

Sulla base di una serie di considerazioni cosi ad occhio la mia stima personale è che gli utenti attivi che partecipano in qualche maniera alla vita di SL sono stimabili ormai sui 500.000.

Utenti Premium: anche su questo fronte i numeri aumentano in maniera costante (con piacere del bilancio della LL sicuramente).

Rimangono poi le suddivisioni per nazionalità e fascia di età, ma essendo rimaste perfettamente invariate rispetto al report del mese scorso ho il fondato sospetto che non siano state aggiornate.

In definitiva si tratta di un aggregato di dati molto interessante che da degli ottimi spunti di riflessione. Ci sono tuttora dei grossi buchi nelle informazioni che Linden mette a disposizione dell’utenza, ma siamo sulla buona strada.

Roberto Brocchieri
in SL : Albert Falck

giovedì 29 marzo 2007

Quello che manca a Home di PS3: la libertà

In questo post un riassunto semplice ma completo delle differenze tra Home by Sony e Second Life:
http://eugens.wordpress.com/2007/03/11/second-life-vs-playstation3-home-my-thoughts-on-the-matter/

Si introduce anche il concetto chiave di "social platform", sia home che Second Life lo sono, piattaforme social in cui l'incontro delle persone è la vera chiave per comprendere l'ambiente in cui ci si muove. Spero di non vedere mai più in vita mia statistiche che confrontano gli scacchi, World of Warcraft e Second Life, in un unico calderone di Social Games.

Per quanto riguarda la gara tra SL e home, questo è il mio pensiero:
ci sono due cose che fanno girare il mondo, la prima cosa sono i soldi, la seconda non si può dire perchè leggono anche i "bocia", in Second Life ci sono in Home no.

Poi certo, non dico di rendere la grafica di SL a quella di Home, ma magari avvicinarsi un po'....

martedì 27 marzo 2007

Riflessioni su SL

Di Elena Zadro, su SL: Sole Cioc

Stasera la mia mente è inarrestabile … pensa e ripensa … si pone mille quesiti sperando di trovare risposte.

Vivo su second life da un po’ di tempo e, pur amando molto questo mondo, inizio ad avere delle difficoltà, inizio a perdere dei pezzetti.

Second life è un luogo sconfinato, libero e con delle regole di comportamento che si tramandano a voce e ben chiare a tutti che vede al primo posto la gentilezza. E’ un posto in cui ognuno può vivere esperienze indimenticabili, dare spazio alle sue fantasie. E’ possibile lanciarsi dal paracadute o gareggiare in una regata storica, avere una casa supermoderna o vivere in una baracca. Ogni sogno può essere realizzato. Ma, come ogni favola che si rispetti, anche questo mondo incantato ha i suoi nemici: i soldi. Non parlo di l$, parlo di soldi reali, di aziende reali che col loro potere vogliono imporsi, vogliono magari inconsciamente far vincere il male.

Ho partecipato ad eventi mediatici che, dalla stampa in rl venivano raccontati come delle manifestazioni stellari e che, vissuti dal vero, all’interno di sl, si sono dimostrati peggio delle ore passate in qualsiasi stazione italiana ad aspettare un treno in ritardo di almeno 2 ore!

Ho frequentato corsi di formazione in cui mi è stata fatta pesare la mia presenza.

Ho visto italiani agire per i propri interessi personali che, anziché proporsi per una collaborazione hanno preferito mettersi in competizione con realtà già esistenti.

Ho ascoltato avatar infuriati con i media nazionali italiani perché si sentono oggetto di informazioni inesatte. Loro hanno fatto la storia di sl e ora non hanno voce in capitolo, si sentono addosso delle etichette che non gli appartengono.

Perché accade tutto questo? Perché le grosse aziende (per fortuna non tutte) hanno la tendenza a schiacciare gli ecosistemi per poi capire che forse era meglio entrare in punta di piedi ed incrementare le opportunità per tutti? Perché devo buttare diserbante nel tuo prato per far vedere che il mio è più verde?

Perché in un luogo in cui possiamo vivere emozioni positive ed uniche … dobbiamo lottare per realizzare i nostri sogni?

sabato 24 marzo 2007

Riflessioni sul futuro, spiacevoli

Quale sarà il futuro di Second Life? Tutti, almeno tutti quelli che se ne interessano, se lo chiedono.

Il lato tecnologico mi interessa relativamente in questo momento. SL diventerà più stabile, con una grafica migliore, con nuove capacità.. o forse crollerà raggiunta le 40.000 concurrency, non lo so, forse non lo sanno neppure i Linden.

Quello che mi domando è: come si trasformerà la sua struttura sociale e la sua economia, cosa faranno le aziende della RL che si stanno unendo a noi, cosa ci sarà di nuovo?

Alcune sere fa un insieme di considerazioni e idee, mie o pescate in giro, che mi frullavano per la testa, si è unito formando un quadro abbastanza organico, realistico e, peggio, economicamente conveniente di un possibile aspetto del futuro di Second Life, un aspetto che non mi è piaciuto affatto.

Due sono i concetti fondamentali che si sono integrati nella mia testa:

1 -I più sfrenati paladini di SL la vedono come il futuro del web, o quantomeno, una delle future killer applications del web. Uno spazio virtuale tridimensionale dove puoi navigare come, quasi, sul web, ma in compagnia… percependo la presenza degli altri intorno a te e interagendo con loro in tempo reale.

Tralasciando l’hype un po’ profetico di certe affermazioni, questo è sostanzialmente vero: Second Life è, attualmente, il più noto sistema in cui è possibile navigare in un ambiente fortemente e facilmente modificabile e personalizzabile in compagnia di qualcun altro.

2- La maggior parte delle aziende che stanno arrivando in questi mesi, lo fanno solo per scopi promozionali o per emettere un banale comunicato stampa, ma alla fine ci sarà pure qualcuno che proverà a tirar fuori dei soldi dalla clientela che trova su Second Life.

Vorrà vendere. Vorrà fatturare. Probabilmente vorrà utilizzare Second Life come canale per vendere i suoi prodotti tradizionali.

Quale vantaggio può dare Second Life rispetto alla solida fisicità del reale, o a un normale sito internet? Una approssimativa simulazione 3d del prodotto? c’e’ di meglio. Una ricerca più facile? Per favore… Nessuna delle due… quello che può dare di più è questa possibilità di condividere l’esperienza del cliente, il punto 1 di cui sopra.

Se vogliamo dirla in maniera complicata usando un linguaggio Aziendalmente Corretto abbiamo un potente strumento per creare Customer Experience, Brand Loyalty e tante altre belle parole che ho ascoltato in molte conferenze. Ma come si fa per mettere in pratica tutto ciò?

Nelle gallerie d’arte in cui espongo, cerchiamo sempre greeters cioè qualcuno che accolga i clienti, sul forum di secondlifeitalia iniziano a vedersi annunci di ricerca di hostess e steward per accogliere i visitatori di isole virtuali (per la bella somma di 10.000 L$ mese).

Cos’e’ un greeter se non l’abbozzo di un venditore, di un commesso? e chi se non un venditore è il principale strumento con cui un azienda comunica col cliente?

Le aziende che si virtualizzeranno per sfruttare le potenzialità del medium Second Life avranno bisogno di venditori, di commessi, di operatori di customer service, di persone vere che interagiscano con i clienti.

Lavoro per tutti nella seconda vita? Fino a un certo punto. Attualmente il lavoro su SL è piuttosto economico: 10.000 L$ al mese sono un gran stipendio su SecondLife e non è difficile trovare qualcuno che per questa cifra lavori 1 o 2 ore al giorno su Second Life… ma ricordiamoci che al cambio sono solo 30 euro. Con Valerka commentavamo che sembra ci sia una incapacità o la mancanza di volontà di tradurre questi valori nei termini del mondo reale.

A mio parere questo cambierà. L’offerta di lavoro aumenterà alzando il prezzo di equilibrio, una maggiore professionalità richiederà maggiori stipendi, in più ci sarà un corto circuito con i valori del mondo reale…per fare un esempio una cosa è offrire a un greeter 50 L$ di percentuale per avere venduto un quadro virtuale a 300 linden, una cosa è proporre 50 L$ per vendere via SecondLife un quadro reale a 300 euro, anche se nella pratica il lavoro è lo stesso.

Come reagiranno le aziende? Il mondo reale ce lo insegna: in un ambiente già virtualizzato e interconnesso non ci sarà nessun bisogno di pagare uno stipendio occidentale a un venditore virtuale che vive la sua RL in Inghilterra.

Come si è già fatto con i call center e i servizi amministrativi, le aziende trasferiranno questi lavori là dove il costo sarà molto minore: India, Sud Est Asiatico, Messico, Europa Orientale.

Ho l’impressione che in un tempo sorprendentemente breve, i nostri eleganti avatar dalle skin perfette e dagli abiti curati, potranno entrare in negozio virtuale, ancora più splendido di quelli che vediamo adesso, con un brand famoso sull’insegna, dove potremmo magari prenotare il nostro prossimo viaggio o comprare un vero cellulare, accolti con cura da un rassicurante avatar aziendale, controllato da qualcuno che vive a Hyderabad, o giù di lì, che sta facendo le 8 ore del turno di notte, per 150US$ al mese.

Ombrone
Albert Falck in SL

venerdì 23 marzo 2007

Breaking News! Amsterdam è in vendità!

Poche ore fa Second Life Insider ha dato la notizia che Stroker Serpentine, il fondatore della Stroker Toyz, ha messo in vendita il suo gioiello immobiliare: la famosa Sim di Amsterdam su ebay.

La notizia è molto interessante in quanto Amsterdam è da molto tempo una delle sim più frequentate di tutta Second Life. Si tratta poi di un traffico molto "qualificato" e non dei soliti zombi occupati a fare camping (vedi il post "Traffic!"), e questo ne fa un'area commerciale sicuramente molto preziosa.

Il prezzo di partenza dell'asta è di 20.000 US$, il prezzo per l'acquisto immediato è invece di 50.000 US$. Finora non sono presenti offerte, anche se non escluderei siano in corso trattative "private" al di fuori di ebay.

Si tratta probabilmente di un dei prezzi maggiori finora richiesti per una singola transazione di beni virtuali.

Interessati? Gabetti ci sei?

Update 26/3: Asta chiusa, Amsterdam aggiudicata per 50.000 US$!


Ombrone
Albert Falck in SL

giovedì 22 marzo 2007

Come lavorare e diventare ricchi in Second Life!!!


Onestamente questo non è un post che mi aspettavo di scrivere, anzi. E’ un argomento cosi generico che pensavo fosse inutile scriverci sopra.

Purtroppo come al solito la realtà, anche se virtuale, distrugge spesso e volentieri le nostre felici teorie, e cosi è stato in questo caso.

Facendo una lista delle domande più frequenti che ci si sente rivolgere su Second Life direi che “Come faccio a fare soldi?” sia la seconda o la terza come frequenza (per la cronaca la prima è indubbiamente “Come faccio fare sesso?”, mentre l’altra top question è: “Vuoi fare sesso?”, da questa ultima però io solitamente mi salvo,… dato che solitamente giro in forma di Drago… avevate già fatto la battutina ironica, vero?? ).

Il metodo più veloce per essere ricchi in Second Life è sicuramente quello di avere una carta di credito e un lavoro nella vita reale (oppure dei genitori generosi).

Cambiate 20 euro al mese e potrete permettervi abiti di marca, shape e skin dell’ultimo modello, una mega villa su un isola tropicale, uno yacht per impressionare i vostri amici e abbastanza soldi in tasca da farvi accogliere con esclamazioni di giubilo in qualsiasi locale vi rechiate.

Farete una vita alla Aga Khan, su spiagge baciate dal sole, con una bottiglia di champagne finemente scriptato al fresco accanto a voi, coccolati, se vorrete, dalle migliori escort disponibili sul mercato (il che per inciso vi risolverebbe anche le altre due domande fondamentali).

Tutto ciò per 20 euro. Una pizza e una birra, in questo grigio mondo reale. Ho passato i migliori mesi della mia vita virtuale in questo modo!-

Eppure non è questo che la gente vuole come risposta. Vogliono guadagnare! “Che lavoro posso fare?” insistono.

Questa domanda in verità non c’e’ risposta. Su Second Life di lavori possibili ce ne sono infiniti, la famosa lista “ufficiale” http://secondlife.com/whatis/businesses.php e solo un esempio.

Per capire che lavoro si può intraprendere su Second Life bisogna per prima cosa avere ben chiaro un punto fondamentale Second Life non è un semplice gioco online (un classico MMOG) in cui c’e’ una lista di carriere predeterminate, è un ambiente aperto e modificabile in cui saranno gli altri partecipanti a decidere liberamente se retribuire i servizi che fornite.

Il primo corollario che possiamo trarre da questo è immediato: dovete valutare le vostre capacità, capire cosa sapete fare di utile per gli altri su Second Life.

Il primo passo per fare questo è comprendere di cosa c’e’ bisogno e per capirlo dovete prima conoscere l’ambiente. Per cui prendete il vostro tempo, girate, visitate, osservate, parlate con la gente, prima, sottolineo, prima di cercare subito un lavoro cosi alla cieca.

Valutate le vostre capacità e punti di forza e confrontatele con quello che avete scoperto. Non scoraggiatevi se per caso non foste programmatori, modellatori 3d o specialisti di grafica… non c’e’ posto solo per loro. In cosa siete bravi voi? Riflettete su questo.

Per farvi un esempio ho un amica che sta seriamente pensando di provare a lanciarsi come arredatrice, dopo aver valutato tante altre alternative che non le piacevano. Nella vita reale è decisamente brava in questo, e sostiene che su SL spesso l’arredamento delle casa è tremendo. L’idea è buona, ha la capacità di rendere un servizio utile, vediamo se troverà mercato e clienti.

C’e’ poi un secondo punto fondamentale da tener presente. Su Second Life non si diventa ricchi. Quello che guadagnerete saranno probabilmente spiccioli. Se siete veramente bravi, innovativi e fortunati, potreste entrare a far parte di quei pochi che riescono a trarne l’equivalente di un buon stipendio nella Real Life. Finora di Anshe Chung c’e’ ne è una sola.

Insomma lavorare su Second Life di solito è veramente poco conveniente economicamente rispetto a quello che potreste trovare vita reale. Non date retta ai giornali: Second Life non è il Klondike di Zio Paperone.

Da qui traiamo il secondo consiglio. Non cercate un lavoro per fare soldi, ma cercate un lavoro per divertirvi. Fate qualcosa che vi piace, che vi diverte e vi stimola, non pensate necessariamente a fare soldi. Fate sempre in modo che Second Life sia un posto dove potete rilassarvi e sorridere.

Per riassumere possiamo dire che per lavorare in Second Life dovete seguire tre regole fondamentali.

- Conoscere l’ambiente, capire che servizi possono servire alla gente che vi circonda
- Conoscere le proprie capacità, valutare quali possono essere utili a qualcuno in Second Life
- Capire cosa vi diverte.

Fatto questo avrete, sperabilmente, trovato un attività che ha tre qualità:

- Siete bravi a farla
- C’e’ qualcuno a cui serve
- Vi diverte

Lanciatevi, avete fatto di meglio che diventare ricchi: avete capito meglio voi stessi e gli altri.

Se poi per caso non trovate niente, ma proprio niente, ma niente niente, che unisca queste tre qualità, non siate troppo tristi, tornate all’inizio di questo post: 20 euro, isola tropicale, champagne, bella bionda in bikini. Ho visto di peggio in vita mia, voi?

Ombrone

In Second Life Albert Falck

mercoledì 21 marzo 2007

Libro di Mario Gerosa su Second Life

Naba, Nuova Accademia di Belle Arti Milano
Via Darwin 20, 20143 Milano
28 marzo 2007
ore 18.00
Spazio Elastico
Meltemi editore presenta il volume:
Second Life, di Mario Gerosa
Insieme all'autore, interverranno:

Andrea Benassi, ricercatore e sviluppatore all'Indire (Istituto Nazionale di Documentazione per l'Innovazione e la Ricerca Educativa) di Firenze. � titolare di SecondLifeBlog.it.
Pierluigi Casolari, giornalista, scrittore, critico d'arte, studia le intersezioni tra new media, arte e cultura.
Francesco Monico, critico media, ricercatore di forme culturali e mediazioni tecnologiche, � coordinatore del Dipartimento di Media Design della Nuova Accademia di Belle Arti di Milano.
Giuseppe Nelva, consulente per creazioni in Second Life, ha creato una linea di abbigliamento chiamata Musashi-Do Fashion e ha lanciato il brand Musashi-Motorsports.
Un evento, organizzato dalla Naba e da Meltemi editore, per raccontare e ragionare su Second Life, insieme a protagonisti ed esperti, e con il ricorso a immagini e fotografie del mondo virtuale più famoso.

Mario Gerosa, giornalista, redattore capo della rivista �AD Architectural Digest Italy�, si occupa anche di virtuale. Membro dell'Omnsh (Observatoire des mondes numeriques en sciences humaines), ha lanciato il Progetto per preservare il patrimonio dell'Architettura Digitale. Di recente ha pubblicato Mondi virtuali (2006).
Il volume sarà disponibile in libreria dal 29 marzo.

Benedetta Fallucchi
E-mail uff.stampa@meltemieditore.it

martedì 20 marzo 2007

Radio24 parla di SL

Un breve post, dopo una dura giornata di lavoro che non mi ha permesso di aggiornare il blog con la tempestività che avrei desiderato, per un attimo di breve autoincensazione.

Ieri sera ho avuto il piacere di essere ospite di Gianluca Nicoletti nella sua tramissione Melog su Radio24, dove si è parlato di Second Life.

Purtroppo la mia totale mancanza di esperienza in fatto di tempi radiofonici ha un po' limitato la mia prestazione e ho detto molto meno di quello che avrei voluto dire.

Comunque questo è il link per ascoltare la registrazione della trasmissione:

http://www.radio24.ilsole24ore.com/radio24_audio/settimanali/melog.mp3

La trasmissione è stata trasmessa in streaming anche a Legenda, dove noi ospiti giravamo insieme all'Avatar di Nicoletti ed ha affrontato un molti temi dall'economia al sesso, al perché si sceglie di entrare in Second Life.

L'ovvio limite è stato quello di dover concentrare la descrizione di un intero mondo in solo due ore di trasmissione, ma il lato veramente positivo è stato quello di dare voce a persone che Second Life la vivono dall'interno permettendogli di comunicare le loro impressioni senza mediazioni e distorsioni.

Grazie Melog, grazie Gianluca

Ombrone

in Second Life Albert Falck

mercoledì 14 marzo 2007

Traffic!

Con questo post iniziamo ad esplorare alcuni dei punti fondamentali a cui badare se si vuole fare business in Second Life.

Uno dei principali è sicuramente il Traffico (Traffic, a volte chiamato anche Dwell): un indice calcolato per ogni singola land parcel sulla base del numero di residenti che la hanno visitata e il tempo che ci hanno trascorso (in percentuale sul tempo totale che hanno passato su SL un determinato giorno).

Ref: http://secondlife.com/knowledgebase/article.php?id=278


Come è facile intuire questo numero permettendoci di avere indicazioni sul numero di persone che sono passate in un determinato posto è il miglior indicatore a nostra disposizione della visibilità della nostra attività all’interno di SL, e immagino sia evidente che ogni persona che si ferma nel vostra, ad esempio, negozio è un possibile cliente.

Il traffico però non è solo un indicatore di uno stato, è anche uno strumento per attirare pubblico infatti nella search ---> places le varie località (ricercate per parola chiave come un normale motore di ricerca web) sono messe in ordine di traffico decrescente.

Percui più avete traffico più attirerete traffico avendo una maggiore visibilità sul search interno, con un piacevole circolo virtuoso.

Ovviamente su SL col tempo si sono sviluppate alcune ingegnose strategie per aumentare il traffico.

I metodi per attirare sono teoricamente semplici: si offrono soldi, regali, divertimenti, sesso.

Soldi: il concetto è semplice, più tempo ti fermi qui più soldi ti pago. Questo ha spinto allo sviluppo delle cosiddette camping chair, degli oggetti scriptati che pagano all’utente che li sta utilizzando un tot di linden ogni tot di minuti. La fantasia in questo campo si è ovviamente sbizzarrita in maniera decisamente creativa anche allo scopo di migliorare l’estetica del posto: si va dalla semplice sedia in cui ci siede, alla possibilità di ballare (le dance pad), e molte molte altre più o meno di buon gusto.

Altro metodo usato sono i cosiddetti Money Tree che offrono soldi ai newbie, o lotterie a tempo.

Regali: anche questo è semplice rendere disponibili oggetti gratuiti (i freebie) o a prezzi di saldo.

Divertimenti e sesso: il più tipico e usato è il gioco d’azzardo una slot machine che tenga incollato il giocatore per il tempo più a lungo possibile, oppure una sala da ballo con musica disponibile e animazioni di ballo dove sia possibile divertirsi e magari incontrare qualcuno dell’altro sesso.
In parecchi posti sono organizzati anche angoli intimi in caso l’incontro occasionale vada secondo le più rosee aspettative, oppure si rende disponibile esplicitamente la possibilità di incontrare qualcuno di “ben disposto”.

Ci sono quindi da considerare aprendo un attività una serie di costi “promozionali”, cosa che leggendo in giro vedo decisamente sottovalutata.

Come nel mondo reale anche in SL si è comunque creata una certa divisione dei compiti. Sempre che non abbiate un brand già affermato, oppure non vi vogliate indirizzare ad una nicchia di clienti chiaramente identificabile e facilmente raggiungibile, non conviene solitamente aprire un negozio isolato, ma affittarne uno all’interno di un mall già organizzato.

In questo caso in cambio all’affitto pagato avrete non solo un spazio espositivo (e dei prim a disposizione), ma il proprietario avrà già organizzato tutte le necessarie attività promozionali per attirare traffico che abbiamo appena visto.

A questo poi si aggiunge l’ulteriore vantaggio di poter approfittare del traffico portato da altro negozi che magari hanno già una clientela affezionata.

Attenzione ad una cosa però: il traffico è comunque solo un indicatore! Come nel mondo reale ogni persona che passa di fronte alla vostra vetrina è un “possibile” cliente, ma bisogna trasformare questa possibilità in contanti che entrano in cassa.

Possono succedere casi in cui in un area con alto traffico abbiamo vendite deludenti, succede spesso, in fin dei conti l’imprenditorialità comporta dei rischi. Qui illustrerò due possibile cause di questo:

1- Siete nel posto sbagliato con la merce sbagliata: ad esempio avete aperto un negozio di “lusso” in un mall famoso per essere discount, oppure vendete mobili dove si vende lingerie sexy. Insomma siete di fronte a un target sbagliato. Cambiate posto, o cambiate attività. Magari il problema può diventare una opportunità.

2- Le strategie per attirare traffico, stanno avendo troppo successo, paradossale, ma succede. Di fronte al vostro negozio non passano più clienti, ma persone interessate solo alle camping chair, al casinò del piano di sotto o di qualsiasi altra diavoleria promozionale sia in corso, e la folla di newbie impacciati o di assatanati giocatori d’azzardo, scoraggia i veri clienti paganti. Anche qui potete cambiare posto, oppure provare ad affrontare il discorso con i proprietari.

Importante comunque è sempre sperimentare, prendetevi dei rischi, investiti e provate, e siate sempre pronti ad affrontare i cambiamenti.

Una nota che può sembrare paternalistica, ma considero doverosa: se volete aprire una attività su SL, avete letto queste righe non avete capito almeno la metà dei termini specifici che ho usato (non il senso dei ragionamenti… quello potrebbe essere colpa della mia grammatica contorta, parlo proprie delle parole), in questo caso, credetemi, non siete pronti. Prendetevi altro tempo, girate, divertitevi, imparate, domandate, chiaritevi le idee.

Se siete interessati a maggiori informazioni sul concetto di traffico vi rimando a:

http://slhistory.org/index.php/Traffic

Ombrone in SL Albert Falck

PS per molti dei concetti espressi e delle applicazioni pratiche sono in debito con la mia anima gemella, in entrambe le vite: grazie Bryn.

martedì 13 marzo 2007

Gli Imprenditori di cui non si parla

Della vita economica di SL si parla molto, non passa giorno che non ci sia un nuovo articolo o quanto meno un flash d’agenzia, che non descriva l’entrata in campo di qualche big player: IBM, Nissan, AmericanAppareil, in Italia Gabetti (vedi gli altri articoli sul blog), ma si parla poco delle “vere” aziende di SL.

O meglio si parla solo di tre di loro: AnsheChung Studios (proprio lei la famigerata prima milionaria virtuale assunta ad icona mediatica sulle copertine di Business Week), Rivers Run Red ed Electric Sheep Company. Tre piccole aziende per il mondo Reale, ma che sono la punta dell’iceberg di un intero mondo.

Dentro Second Life c’e’ molto di più dei tentativi di grandi aziende di sfruttare i Media per ottenere un titolo di copertina, dentro Second Life c’e’ un intero mondo imprenditoriale che cresce, costruisce, inventa, sviluppa, vende, a volte con metodi da Far West, altre volte con una intelligenza che tradisce un piano imprenditoriale ben congegnato e una buona conoscenza di cosa significa fare business.

Un mondo sconosciuto ai media tradizionali per la semplice ragione che non fornisce niente di utile a chi non hai mai fatto un account ed ha provato ad avventurarsi nel Metaverso, ma fondamentale per tutti quelli che hanno una seconda vita.

Avatar, skins, vestiti flexi, armi scriptate, mobili con animazioni, poseball, vendors, sistemi di sicurezza, terraformazione, case, uffici, locazioni, pubblicità. Tutto quello che serve per vivere nel metaverso ed è cosi assurdo che non vale la pena di sconvolgere i lettori di un giornale vero scrivendone.

Quanti sono? Anzi quanti siamo (perché di mezzo ci sono anche io)? Linden Lab parla di 25.000 user che fanno profitto sottraiamo un certo numero di fortunati giocatori d’azzardo e un po’ di drogati da camping chair, aggiungiamo chi ha avuto un mese nero e profitti non ne ha fatti… rischiando un numero potremo parlare di 30 / 40.000 “imprenditori” che fanno business.

Certo i fatturati possono essere così piccoli (si può partire dai miei 20 US$ al mese), che in molti casi rivelano più la voglia di divertirsi, creare e provarci, che l’idea di diventare ricchi, ma coprono probabilmente una larga parte dell’economia virtuale di SL (sarebbe necessario passare un po’ di tempo sui numeri per fare delle stime, e conto di tornarci sopra appositamente), ma non bisogna dimenticarsi di chi ha avuto, o sta avendo successo.

X2, TorridWear, X3D, DragonflyDesign, Xcite!, Lust, Gurrrl6, Stroker Toyz, Cake’s, Bersheba Sexy Club, Metaverse Messanger (M2), Isle of Wyrms (e ne cito solo alcuni) sono veri brand che comunicano a un utente di SecondLife un bisogno, un desiderio, e il metodo per soddisfarlo al meglio.

Abbiamo di fronte vere idee imprenditoriali, persone che hanno intravisto opportunità, hanno creato bisogni, e li hanno soddisfatti: per un nuovo mondo hanno creato nuovi prodotti e ci hanno azzeccato.

Guardandoli mi vengono in mente due riflessioni, che vorrei condividere e che conto di approfondire nel futuro.

La prima è che sarebbero loro i veri business-case da studiare, perché la vera innovazione di SL non è data da chi pubblicizza una macchina reale, ma è data proprio da loro che hanno creato qualcosa di completamente nuovo.

La seconda è che vederli mi tranquillizza abbastanza su quello che sarà il futuro dell’economia del Metaverso. Al di là dell’attuale crescita spropositata, nel futuro è normale che avremo crisi: i media inizieranno ad parlare male di SecondLife, le Banche virtuali andranno in default, il World Stock Exchange (se mai partirà veramente) avrà i suoi crolli borsistici… IBM, Nissan, Segolene Royale, Di Pietro, AA, e tutti gli altri vedranno chiuso un ciclo e abbandoneranno le loro isole.

Ci sarà polvere e recessione, ma c’e’ un economia virtuale, ignota ai più, che continuerà a girare a vendere e a creare, perché su Second Life la maggior parte della gente viene a vivere i propri desideri, i propri sogni, la propria vanità e, teniamolo presente, desiderio, sogno e vanità sono proprio quello che serve per vendere e creare.

Ombrone

Su Second Life: Albert Falck

venerdì 9 marzo 2007

Gabetti: strategie immobiliari per mondi immateriali

Gabetti PS entra in Second Life con cinque avatar immobiliari

da Reuters:
Con un investimento iniziale di 100.000 euro e l'obiettivo dichiarto di svecchiare l'immagine del gruppo, Gabetti Property Solutions (GABI.MI: Quotazione, Profilo) entra nel mondo virtuale di Second Life per offrire servizi immobiliari ai 4 milioni di persone che lo frequentano abitualmente.
Ci saranno così cinque veri dipendenti di Gabetti che, per lo più nel loro tempo libero, dovranno trasformarsi in agenti virtuali, dotarsi di un portafoglio di immobili e raggiungere entro agosto transazioni per 250.000 Linden Dollars, valuta ufficiale di Second Life con tanto di cambio giornaliero col dollaro Usa (1 dollaro=260 Linden Dollars).


Ma nel tempo libero, gli agenti virtuali dovranno scambiare immobili per 250.000 L$ o dovranno fare utili per 250.000L$? (raggiungere entro agosto transazioni per 250.000 Linden Dollars)

se vale la prima basta comprare e vendere 5 volte un lotto da 4096 (non ho detto intere isole...), no? qualcosa mi sfugge...

se vale la seconda, bellissima iniziativa, ma la competizione con i magnati (e i bot) del mercato sarà dura (ok bisogna vedere anche qual'è la dotazione iniziale), sarebbe interessante anche un confronto con gli altri sgamatissimi immobiliaristi già presenti (magari una competition).

Interzone, agenzia di comunicazione su SL

Interzone new media agency di Torino apre un'isola. Molto bello il giardino.
La zona disco è molto nello spirito di SL. Quelli di interzone sono dei talenti di SL, basta vedere gli oggetti venduti da OxLukexO nel suo negozio.

Tutte le informazioni qui:
http://www.interzone.it/secondlife/

giovedì 8 marzo 2007

MartinGourmet su SL

La prima Gastronomia su Second Life, la trovate in Venice Island:

qui un video dove bevo un bicchiere di Vertigo:



Il negozio, fatto da me ed Elena, lo trovate su Venice Island, il Grand Opening è previsto per il 21 Marzo.

su web: http://www.martingourmet.it

Presentazione Gabetti



Gli uffici Gabetti:



belli gli uffici Gabetti, entrando nell'edificio principale è possibile visitare una casa virtuale, nient'altro di notevole da segnalare.


Oggi, giorno di presentazione erano presenti 4 addetti di Gabetti, molto gentili.
La presentazione video, non funzionava ;).


Chissà chi ha sviluppato l'isola, ho provato a chiedere ma niente, forte indiziato Nurun (che cura anche il loro sito), lo stile è sempre lo stesso sia per i siti che per i siti virtuali...


Io in papillon e gli addetti-gabetti

Di Pietro, il deserto su Second Life


L'Italia dei Valori apre un'isola su SL, la trovate allo SLURL:
http://slurl.com/secondlife/Winter%20Park/128/128/0
L'unica traccia della presenza di IDV sull'isola è una bandierina piantata su un promontorio, per il resto nell'isola c'è solo una casa in stile orientale. Mettere qualcosa no eh?

mercoledì 7 marzo 2007

Gabetti su SL


Trovato in rete:



Giovedì 8 marzo a Milano presentazione di Gabetti Island.
Gabetti che è la prima rete di agenzie immobiliari in Italia ha deciso di
entrare su Second Life con la Gabetti Island.
E’ una delle prime società italiane che ha deciso di essere presente su
SL.

Il tutto si svolge a Milano presso la sede di Gabetti in Via Ugo Bassi 4/b
(zona Garibaldi, metropolitana verde fermata Garibaldi) a partire dalle
11.

Se sei un avatar e vuoi vedere la Gabetti Island (indirizzo:
//Gabetti/77/86/29 che lancia, per chi lo ha installato, il client Second Life)
comunicaci il nominativo del tuo avatar che ti abilitiamo.



Non è chiaro se anche la presentazione "reale" è ad invito.

http://slurl.com/secondlife/Gabetti/128/128/0





E.files: Second hype

Interessante articolo di e.file, la zine elettronica di Bocconi Lab, sugli alti e bassi dell'economia di Second Life:

La crescita di Second Life fa impallidire quella della Cina, ma anche gli
squilibri sono impressionanti e c’è chi ne mette in dubbio persino la
sostenibilità ambientale. La grande operazione di marketing riuscirà a
trasformarsi in una vera macchina da soldi?

il resto dell'articolo qui: http://www.efiles.unibocconi.it/index.php?tema=4&idart=688

L'articolo è interessante perchè da una disamina dell'economia di Second Life sotto diversi punti di vista:

- Dal punto di vista di Linden Lab, ovvero quali sono le fonti di guadagno per chi organizza il tutto, (premium accounts, principalmente), e quali prospettive ha.

- dal punto di vista della creazione di una second-economy, con calcolo del PIL , del volume degli scambi etc (ma qui siamo veramente su un terreno virtuale in tutti i sensi)

- dal punto di vista degli affari per chi apre un'attività online, e come sempre si ribadisce che statisticamente è più conveniente buttare i soldi nel gabinetto (visto che quelli che riescono a guadagnare sono pochissimi rispetto al totale)

- dal punto di vista delle aziende interessate ad aprire una "presenza significativa" e qjui si parla di costi per il setup che vanno da 10.000 a 200.000 dollari.

Su quest'ultimo punto mi soffermo un secondo, vito che un'isola costa intorno ai 1600 dollari (e direi che si tratta di una presenza + che significativa, o bisogna prenderne millemila com IBM?), più costi di costruzione (ok i designer sono cari, ma non così cari) + manutenzione etc... si può spendere anche meno di 10mila dollari e avere una presenza egregia.
SaveTheChildren ha uno spazio di 4000mq (acquistabile oggi per 60mila LindenDollar, al cambio attuale sono 225dollari + fee mensile)... una casetta semplice-semplice

martedì 6 marzo 2007

Vicini di casa pericolosi per Edwards

Fox News, la rete americana filo-repubblicana di Murdoch, colpisce duro in questo video la presenza di John Edwards su Second Life :

http://www.youtube.com/watch?v=_AuaOR7-Mw0

Questo concentrato di bassi colpi viene evidenziato un problema strutturale di SL per le aziende, la convivenza con vicini di casa a dir poco discutibili (nel video su JEdwards si parla di rapist e underage sex). La scelta migliore per evitare questo tipo di problemi è senza dubbio quella di acquistare un isola, oppure un affitto in un posto controllato.