martedì 24 aprile 2007

Un po’ di dati demografici: i trend per nazionalità

Nei dati statistici per il marzo 2007 pubblicati pochi giorni fa, la parte che ho trovato più interessante è l’aggiornamento della suddivisione per nazionalità per gli iscritti.

Confrontare la suddivisione per nazionalità di marzo con quella precedente (pubblicata a gennaio) permette di rilevare alcuni trend di base di Second Life.

La prima tabella su cui mi voglio soffermare è questa, che mette a confronto le percentuali di gennaio con quelle marzo:





L’occhio cade immediatamente su tre cose:

- la percentuale degli Italiani è addirittura raddoppiata; passando sa 1,93% al 3,99%!
- I Tedeschi hanno superato i Francesi come seconda nazionalità raggiungendo il 13,53%.
- Gli americani sono in calo; passando da più del 30% al 27% scarso

La diminuzione percentuale degli americani è un fenomeno sicuramente scontato: sono stati i primi ad approdare su Second Life ed è logico che il loro peso diminuisca man mano che il “fenomeno invade nuovi paesi. Dalla tabella si può vedere come il loro fato sia condiviso da altre nazionalità di early users: Inglesi, Olandesi e Belgi e in seconda battuta Francesi,Spagnoli e Canadesi.

L’incremento Italiano pure non è un fenomeno che meraviglia visto il pesantissimo tamtam mediatico degli ultimi mesi. Non siamo poi gli unici, ma cresciamo in compagnia di Tedeschi, Brasiliani, Danesi, Giapponesi Australiani e Polacchi…

Mi meraviglia un po’ invece la ancora quasi totale mancanza di Russi, probabilmente frenati sia dalla mancanza di adeguate connessioni che di un client in lingua.

Insomma SL si va velocemente internazionalizzando… (sono passati i bei vecchi tempi quando mi commuovevo quando incontravo un altro Italiano…), e la cosa è positiva, malgrado il grande Prokofy Neva trovi l’occasione di lamentarsi anche di questo sull’Herald

Il secondo raffronto interessante si può fare se ricaviamo da queste percentuali il numero assoluto degli iscritti suddivisi per nazionalità e ipotizziamo la loro crescita:
Come si può vedere gli Italiani sono cresciuti ben del 240% in questi mesi…preceduti solo dalla vera propria esplosione dei Polacchi e dei Danesi.

I numeri assoluti sono ancora limitati, ma come vedete si iniziano a far notare anche gli orientali: Giapponesi, Coreani e qualche Cinese. Le versioni localizzate in quelle lingue stanno avendo il loro effetto, anche se quei mercati sono vere e proprie roccaforti dei grandi MMOG concorrenti.

Un'altra analisi interessante che si può fare è quella della “penetrazione” di SL, confrontando il numero di iscritti con la… popolazioni totale dei paesi di riferimento.


Risulta abbastanza sconcertante pensare che il 2,5% dei Danesi ha provato SL… uno su 40. Decisamente non male.

Insomma si direbbe che se in Danimarca, Svizzera e Benelux potete definire un ingorgo stradale un gran bel Lag ed essere capiti…

Tristino il fatto che l’Italia sia al solito l’ultimo dei grandi paesi industrializzati, ma a quanto pare siamo al di qua del Digital Divide mondiale e la Banda Larga c’e’ la sogniamo ancora…(ma consoliamoci: abbiamo superato Spagna e Portogallo…)

Fare ragionamenti precisi sulla penetrazione è difficile, in quanto ogni paese presenta delle forti peculiarità, date dal reddito e dalla infrastruttura tecnologica a disposizione dei cittadini, mi arrischierei però a dire che Second Life ha ancora ottime possibilità di crescita specialmente in estremo oriente (direi che anche solo tra Giappone e Corea un altro paio di milioni di potrebbero arrivare facilmente), se la Linden Lab si deciderà a penetrare in quei mercati.

Ultima tabella quella della suddivisione dei nuovi iscritti:


Come si vede gli USA sono ancora il mercato principale, malgrado il loro calo di peso complessivo. Altra cosa da notare: USA, Germania e Italia hanno fatto da sole la metà dei nuovi iscritti.

Per chiudere una di nota di colore…nella lista è presente l’Antartide con quasi 2.000 iscritti (alla pari con Ucraina e Marocco per intenderci), non so bene quanto possa essere numeroso il personale delle stazioni scientifiche laggiù, ma di certo è il posto al mondo dove SL è più diffuso.

Nel posto più remoto della terra per qualcuno Second Life potrebbe davvero ricordare la casa lontana.




Roberto Brocchieri


in SL: Albert Falck

1 commento:

Anonimo ha detto...

Il fatto che gli americani calano e gli italiani raddoppiano è sinonimo di maturità o declino del prodotto in USA...
In italia cresce perchè ne ha parlato ogni prog radiofonico come argomento... ormai second life è maturo e prossimo al declino anche qui... calcolando che l'estate ci sarà un calo delle utenze per le ferie e che a sett ott se non saprà rinnovarsi... inizierà a descrescere!